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CULTURA

LINGUA

L’arabo è la lingua ufficiale, ma il francese è ancora parlato in tutti i settori governativi ed è ampiamente utilizzato negli affari. La lingua quotidiana della maggioranza mora è un dialetto arabo-berbero chiamato hassaniya. Nel sud si parlano altre lingue, tra cui il fula, il wolof e il soninké. Oltre a queste lingue, le nostre guide parlano anche inglese e italiano (se avete bisogno di una guida che parli italiano, richiedetela con largo anticipo).

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Mauritanian people

POPOLAZIONE

Nel 2021, la Mauritania contava una popolazione di circa 4,3 milioni di abitanti. La popolazione locale è composta da tre etnie principali: Bidhan o Mauri bianchi, Haratin o Mauri neri e africani occidentali, per lo più neri subsahariani. Stime dell'ufficio statistico locale indicano che i Bidhan rappresentano circa il 30% dei cittadini. Parlano arabo Hassaniya e sono principalmente di origine arabo-berbera. Gli Haratin costituiscono circa il 34% della popolazione, con molte stime che li collocano intorno al 40%. Sono discendenti degli abitanti originari dei siti del Tassili n'Ajjer e del monte Acacus durante l'era epipaleolitica. Il restante 30% della popolazione è costituito in gran parte da vari gruppi etnici di origine dell'Africa occidentale. Tra questi ci sono gli Halpulaar (Fulbe), Soninke, Bambara e Wolof di lingua niger-congolese.

ARTI E ARTIGIANATO

La Mauritania ha una forte tradizione artistica e artigianale, in particolare quella dell'argenteria. I più pregiati sono i bauli di legno con intarsi in argento, ma ci sono anche pugnali d'argento, gioielli in argento e ambra, tappeti color terra di pelo di cammello e capra di Boutilimit, perline di Kiffa dipinte a mano, pelletteria tinta a mano tra cui cuscini colorati e borse per pipe in pelle, selle di cammello e sandali.

 

La musica tradizionale della Mauritania è per lo più di origine araba, anche se lungo il confine meridionale si notano influenze Wolof, Tukulor e bambara. Una delle musiciste mauritane più famose è Malouma. Ha modernizzato la musica tradizionale moresca, fondendola con ritmi più contemporanei. Ha creato quello che viene chiamato il "blues sahariano".

 

Va inoltre ricordata la superba architettura tradizionale nelle antiche città sahariane dell'Adrar e anche a Oualata. Le case di mattoni a Oualata sono arricchite da dipinti elaborati.

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Due uomini con il "daraa" e l' "haouli"

TRADITIONAL WEAR

Nell’arida territorio del Nord Africa, la Mauritania mette in mostra una ricchezza di abiti tradizionali profondamente radicati nel patrimonio culturale della nazione. Con un clima caratterizzato da temperature torride, la scelta dei materiali per l'abbigliamento è fondamentale. I tessuti tendono ad avere una consistenza leggera, un riflesso dell’ambiente e del clima per cui sono fatti su misura. Questi tessuti leggeri servono a molteplici scopi nel clima difficile della Mauritania.

  • Facilitano un flusso d'aria e una ventilazione efficienti, favorendo la regolazione della temperatura in condizioni calde e aride.

  • I tessuti più leggeri offrono un maggiore comfort, riducendo la sudorazione e il disagio.

  • Le tonalità chiare svolgono un ruolo cruciale, aiutando a proteggere i corpi delle persone dal sole cocente deviando la luce solare e mitigando l'assorbimento del calore.

  • Sono abiti poco restrittivi e consentono una maggiore libertà di movimento.

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Daraa

Il Daraa, noto anche come Boubou moresco, è un capo di abbigliamento elegante e fluido indossato dagli uomini, solitamente piuttosto semplice per l'uso quotidiano (principalmente blu o bianco, nel sud anche nero) e con ricami per matrimoni speciali o altri eventi speciali. Si tratta di un lungo lenzuolo di cotone o tessuto sintetico, che raggiunge la lunghezza del ginocchio o della caviglia. Presenta due ampie maniche aperte su ciascun lato che possono essere arrotolate fino alle spalle e un'apertura per il collo. È indossato sopra pantaloni larghi chiamati saroual (noti anche come sirwal o sherwal) e una parte superiore chiamata tunica.

 

Haouli

Haouli noto anche come cheche è un versatile foulard o turbante indossato dagli uomini. Si indossa avvolgendo abilmente la pezza di tessuto a strati attorno alla testa. L'haouli non viene indossato solo per scopi culturali o cerimoniali, ma serve anche come protezione contro le condizioni meteorologiche avverse e le tempeste di sabbia. La sua lunghezza può raggiungere i 12/15 metri quando srotolato.

 

Melahfa

Questo abito, chiamato anche mulfa, è un pezzo consistente di tessuto di grandi dimensioni indossato dalle donne, in particolare dalle donne maure. Viene indossato avvolgendo il tessuto sciolto attorno al corpo dalla testa alla caviglia per nascondere il corpo tranne il viso. Il melhfa incarna l'identità culturale, la modestia e funge da forma di protezione dalla luce solare e dalla sabbia.

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